AL DI QUA DEL COVID | GOOD IN ITALY WEBTV
AL DI QUA DEL COVID
AL DI QUA DEL CORONAVIRUS
LA VITA AI TEMPI DEL CORONA VIRUS
di Pino Ammendola Attore, Regista Autore
Come in tutti i tempi di guerra, di prigionia o di confino, non ce ne rendiamo conto, ma stiamo costruendo dei ricordi particolari, storie da raccontare ai nipotini che cominceranno inevitabilmente con le frasi... ai tempi del Corona virus... oppure... quando ci fu la pandemia del ‘20... e altrettanto inevitabilmente il ricordo di certi disagi ci procurerà quasi un senso di ripianto, certe angoscianti precauzioni, a ripensarci, ci faranno sorridere perchè ci appariranno terribilmente ingenue e... qualche foto di noi in guanti e mascherina ci farà così tenerezza da ‘muoverci’ forse a qualche lacrimuccia. Cerco di usare questo pensiero per aiutarmi a superare, non tanto l’ozio forzoso, addolcito del resto dai confort del privilegiato, e neppure la crisi di creatività nel mio lavoro di scrittura, ma la terribile, insopportabile percezione che non sappiamo davvero cosa stia accadendo.
Notizie vaghe, contrastanti, sproloqui televisivi che spaziano dal catastrofico al melenso-etico, passando per le ovvietà più devastanti... lavatevi le mani... lavatevi le mani! Come fossimo un popolo di bambini a cui si danno raccomandazioni semplici e chiare, in pratica: ordini! Ahimè sono spesso punto dal sospetto che tutto quello che accade siano ‘prove’ per una dittatura globale, un nuovo ordine mondiale e questo mi provoca un sottile senso di angoscia. No, non è complottismo, ma mi sembra che la situazione di emergenza delinei ancora di più la netta separazione tra coloro che vivono nell’agio, in una sorta di ‘orgia’ consumistica di beni inutili e coloro che non hanno nemmeno l’indispensabile! Così penso a tutta quella fantasciena catastrofistica delle mie letture giovanili, in cui c’era un mondo popolato da masse affamate ed esposte a pericoli d’ogni genere, in un ambiente insalubre e poche isole felici dove i ‘ricchi’ e i ‘potenti’ vivevano in meravigliosi giardini protetti da enormi cupole di cristallo! Per fortuna in quei romanzi c’era sempre un eroe che rinunciava alla propria sicurezza e uscendo allo scoperto rifondava un mondo nuovo. È questo che dovremmo fare... usare questo tempo, che fra cinquantanni sarà storia studiata nei libri, per ‘rifondarci’ per tornare a capire cosa ci serve veramente e soprattutto cosa vogliamo essere... insomma di quale ‘umanità’ vogliamo far parte! Come sono lontani, ora, certi shopping compulsivi, le diatribe tra tifoserie, i pettegolezzi mondani... le offese politiche! Quando tutto questo sarà finito... cerchiamo di non dimenticare... di non dimenticare nulla!