AL DI QUA DEL COVID | GOOD IN ITALY WEBTV
AL DI QUA DEL COVID
AL DI QUA DEL CORONAVIRUS
COME VIVO IL CORONA VIRUS A TOKYO
di Ludovica Cirillo architetto da Kengo Kuma
Qui a Tokyo del corona virus si è sentito parlare già da gennaio. Quando poi la pandemia è scoppiata in Europa la mia sensazione era di grande disagio , qui si viveva quasi normalmente mentre in Europa c’era la quarantena vera. E tutt’ora a Tokyo riesco ad uscire .E’ tutto molto diverso da come le cose sono gestite in Europa. Per di più il mio disagio è aumentato perché la mia famiglia , gli amici e le persone che conosco in Europa erano sotto stress per la quarantena ed io alcune settimane fa sono andata addirittura al mare . Ti senti cosi in difficoltà di mettere sui social le foto di te che stai al mare mentre il resto del mondo vive lo stretto isolamento.
Ma in Giappone è palese che non siamo tutelati come in Italia perche qui c’e stata una sorta di censura ed oscuramento del Governo sul corona virus perché la situazione è emersa solo dal momento in cui hanno dovuto posticipare le Olimpiadi . I conti non tornano: oggi ci sono tanti casi e in passato i contagiati ce ne erano pochi ma il virus circolava già da gennaio. Nonostante questo sia un paese capitalista in realtà non è molto diverso da un paese di regime comunista.
Il fatto che da alcune settimane lavoro a casa, la vivo benissimo perché ho il lusso di poter avere una casa comoda . Da quando sono venuta a Tokyo ho deciso di affrontare una spesa aggiuntiva per vivere in un bel appartamento. Ed ora mi permette una vita meno disagiata .La maggior parte delle persone europee che affittano le case non investono nelle abitazioni perché pensano di vivere solo brevi periodi a Tokyo.
Inoltre Il problema è che non tutti i giapponesi si possono permettere la quarantena perché molte case non hanno né frigo, né fornelli e lo stile di vita del giapponesi dipende dai servizi pubblici. La gente vive in 20 metri quadrati e, per di più, con famiglia.
Certo mi sento sola ma sono abituata a vivere da sola: l’unica cosa difficile è che non puoi andare ad eventi , in discoteca, a cena con amici ma il fatto stesso che posso uscire a fare jogging mi fa vedere gente e mi solleva. E poi la mia strategia in questi giorni di lockdown è di vivere il week end con una amica che ha lo stesso stile di vita.
Sono rimasta sorpresa che i miei genitori abbiamo preso la quarantena senza ansia mentre ci sono stati genitori di miei colleghi che hanno spinto i figli a tornare in Europa, nonostante le ambasciate li abbiano sconsigliati, sia per rischio di far prendere il virus in viaggio ai propri figli sia per il loro rischio di contaminazione.
Poi penso che questa situazione è temporanea e che tutto si dovrà normalizzare in futuro. Il fenomeno naturale del sakura, la fioritura dei ciliegi, che si ripete ogni anno, qui i Giappone , per i giapponesi è un periodo importante e,nonostante i divieti, la gente non ha rinunciato ai pic nic, causando aumenti di contagi, mentre nei tre mesi precedenti ,ce ne era solo una decina di casi.
In questi giorni di isolamento mi hanno aiutato i social anche se sono abituata a chiamate e videochiamate da sempre.
Avere la speranza di non rinunciare alle vacanze questa estate mi spinge ad alzarmi la mattina con ottimismo , fare una corsetta ed iniziare la mia giornata di lavoro al computer.