GINA LOLLOBRIGIDA AL NATIONS AWARD DI TAORMINA
2017
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GINA LOLLOBRIGIDA AL NATIONS AWARD DI TAORMINA di Daniela d’Isa
Date: 27/07/2017
MODA | COSTUME | DESIGN
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GINA LOLLOBRIGIDA AL NATIONS AWARD DI TAORMINA di Daniela d’Isa
La Bersagliera (chi non la ricorda nel film “Pane amore e fantasia” di Luigi Comencini che la lanciò come stella internazionale nel 1953?) ha compiuto da poco novant’anni, ma non ha perso la sua grinta. Elegantissima in un tailleur Chanel tiene banco alla presentazione romana del rinnovato “Nationals Award- Premio Cinematografico delle Nazioni”, che torna al Teatro Antico di Taormina grazie ad Agnus Dei di Tiziana Rocca e a evenTao di Michel Curatolo. Gina Lollobrigida sarà la prima tra i premiati del prestigioso riconoscimento cinematografico ideato nel 1970 da Gian Luigi Rondi e che sarà dedicato al critico scomparso che della Lollo
nazionale fu amico e consigliere: “Ho conosciuto Gianluigi quando ero all’inizio della mia carriera- racconta l’ultima diva con voce decisa anche se velata dalla commozione -Lui mi ha insegnato tanto, purtroppo io non sono una ipocrita, sono molto sincera e anche aggressiva, cosa che spesso mi ha creato difficoltà. Rondi mi ha aiutata e vorrei tanto che l’anno prossimo ci fosse un premio proprio intitolato a lui”.
“Di Rondi ricordo con nostalgia le telefonate mattutine all’alba”ricorda Claudio Masenza che nel corso dell'evento del 28 luglio darà vita a due master class, di cui una dedicata proprio a Gina Lollobrigida. “E l’incasso della serata- aggiunge Stefania Rocca, lo devolveremo all'associazione “Movimento delle Agende rosse” di Paolo Borsellino”.
A chi le chiede che posto occupa il cinema tra le passioni della sua vita (tutti conoscono il suo grande amore per la scultura e la fotografia), la Lollo risponde di getto: “Il cinema non era nella mia mente quando ero giovane: volevo fare il soprano lirico o il mezzo soprano data l’estensione della mia voce, e la scultura e il disegno erano le mie passioni. Il cinema mi ha cercata e in un primo tempo l’ho accettato per aiutare la famiglia perché eravamo sfollati a Roma dopo la guerra. Guadagnavo mille lire al giorno come comparsa. Poi mia madre ha insistito e da mille lire ho chiesto un milione pensando che avrebbero rifiutato, invece arrivò la prima parte da attrice protagonista ne “I pagliacci” e il milione me lo dettero davvero. Chi mi ha fatto amare il cinema e mi ha fatto capire che poteva essere un’arte è stato però Vittorio De Sica” (indimenticabile Maresciallo in “Pane amore e fantasia”).
Non si risparmia nei ricordi e quando le si chiedono impressioni su uomini importanti ecco che ricorda Fidel Castro, che perse la testa per lei, “molto rispettoso, corretto, quasi timido” e Saddam Hussein, “di lui mi ricordo poco, solo che fui ospitata con tutti gli onori”. Tra i suoi partner cita Sean Connery “girammo “La donna di paglia” nel 1964, non era ancora famoso, ma era un delizioso gentleman”. La Lollo, che nel 1987 fu insignita del titolo di Grande Ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica italiana, si dice affezionata al cinema degli Anni Cinquanta, Sessanta, Settanta, “quello mi dava delle emozioni. Oggi i film sono più corali, non si sono attori che spiccano, la vera star è il regista”. “ E a proposito di regista- le domandiamo noi di Good in Italy – ce ne è uno che le piace?”. E il nome arriva: Paolo Sorrentino.
Anche la televisione di oggi non piace alla Fata Turchina ( parte che nel 1972 le fece rincontrare Luigi Comencini regista delle Avventure di Pinocchio)“una volta c’era una certa censura, oggi ad ogni ora si vede di tutto….”. E la pittura di oggi?risponde lapidaria: “ Alla pittura contemporanea preferisco la carta da parati”. E poi “Ho fatto anche un po' di politica, ma mi sono resa conto che sincerità in politica è un peccato mortale. Quindi non fa per me”. Ricorda invece con soddisfazione una sua mostra di scultura a Pietrasanta in Toscana dove conserva la maggior parte maggior parte delle sue opere. “ Sono venute 6.000 persone al giorno e chi se l’aspettava?”. E non è stanca “non fatemi smettere di lavorare, ne morirei” e ha progetti : “Con Orazio Pagani sto lavorando da quasi quattro anni ad una scultura dove impiego anche il titanio. Il ricavato andrà in beneficienza anche al Campus Biomedico, che fa tante cose meravigliose, come le mani bioniche”. Infine, un ennesima soddisfazione è annunciata da Stefania Rocca : “ In febbraio andremo a Los Angeles, dove la Hollywood Chamber of Commerce ha accolto la mia proposta per l’assegnazione della Stella sulla Walk of Fame dedicata Gina, che le sarà assegnata durante la seconda edizione del Filming on Italy”. Se la merita.