FIORUCCI
2015
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ELIO FIORUCCI
Date: 23/07/2015
MODA | COSTUME | DESIGN
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ELIO FIORUCCI LO STILISTA POETA . ELIO FIORUCCI : A POET AND DESIGNER.. Ricordo di Stefania Giacomini
«La bellezza di Elio era quella di essere un poeta straordinario», ha detto don Mazzi ai funerali di Elio Fiorucci. Alla Chiesa S.Carlo al Corso a Milano tanti presenti del mondo della moda ma stranamente nessun stilista: perché ? Forse Elio Fiorucci è stata una figura 'diversa ' dal mondo della moda?
A lui si devono tante intuizioni 'geniali' che hanno sempre interpretato il momento che si stava vivendo. Fiorucci è riuscito a rimanere giovane - cavalcando l'onda delle tendenze per oltre tre decadi e soddisfare i desideri dei consumatori. Quando ancora i negozi
non conoscevano il concetto di "total look" e, soprattutto, di "life-style", quando i giovani cominciavano a manifestare un bisogno di cambiamenti comportamentali e sociali il negozio Fiorucci di San Babila a Milano, diventa subito il loro punto di riferimento.
In Galleria Passarella il suo primo negozio è una finestra sul mondo con le novità di Carnaby Street e quelle statunitensi. Il primo mini-dept.store multi prodotto E soprattutto offre un' atmosfera unica, creata dalla musica, dalla magia del divertimento e della trasgressione. Un' esperienza multisensoriale. Presto altri negozi proliferano a New York, Londra, Los Angeles, Parigi, in tutta Europa e in Italia.Lo stile Fiorucci – quel mix giocoso, sensuale ed individuale- è da sempre rimasto nel cuore dei consumatori: amato da stars e personalità dell'arte e dello spettacolo, ma sempre alla portata di tutte le tasche! Fiorucci diventa così un vero e proprio marchio e adotta, come logo, i due famosi angioletti: un'immagine vittoriana ancora oggi sua identità…e Don Mazzi ha poi citato le magliette-simbolo dello stilista: «Milano ha bisogno di angeli, vorrei che gli angeli delle sue magliette si staccassero per volare e ridipingere questa città diventata artificiale».
Nel 1978 Fiorucci è il primo marchio italiano a firmare una linea di occhiali ;l'Alfa Romeo vuole rinnovare la sua Giulietta e la fa "vestire" dallo stilista al motto di "tutto è possibile in una macchina": le ruote azzurre e la verniciatura a buccia d'arancia.
Dopo due anni nasce la collezione T-shirt, bluse e felpe, illustrata da immagini Walt Disney. Un successo che porta Fiorucci nel libro d'oro della grande multinazionale americana . Amato da personalità come Bianca Jagger, Margaux Hemingway, Andy Warhol e Grace Jones.Lo stilista ama sperimentare :Du Pont lancia la Lycra e Fiorucci la mischia al denim. Nasce il primo jeans stretch. Un basico cinque tasche femminile, aderente e seducente.
Il film "Flashdance" nel 1983 fa esplodere l'aerobica. La Fiorucci lancia la "moda palestra", con body, scaldamuscoli, fasce antisudore e leggins.
Il Marchio Fiorucci festeggia i suoi 15 anni di attività con una serata-evento allo Studio 54 di New York. Guest star d'eccezione: una ancora sconosciuta Madonna
Sulle facciate e sui metrò esplode a New York come a Londra nel 1984 la graffiti – mania.Nel negozio di Milano, Keith Haring, l'autore che ha innalzato ad "arte" questa forma di creatività lo trasforma nel corso di un happening non stop.
Il marchio Fiorucci viene consacrato "re del jeans" nel 1985 . L'azienda firma la licenza italiana con la Wrangler la Fiorucci si allarga al segmento maschile con una linea in total look, e inventa il casual wear. Prodotta dalla Fiorucci viene lanciata la linea Junior Gaultier disegnata da Jean Paul Gaultier. 70 pezzi economici : dal jeans all'abito da sera.
Il marchio Fiorucci viene nel 1990 acquistato dalla società giapponese Edwin International, azienda leader del jeans Made in Japan.
Si amplieranno strategie attraverso svariate licenze anche in Europa, Asia e nelle Americhe.
A partire da questo momento i marchi registrati Fiorucci diventano di proprietà della azienda giapponese ma il sig. Elio Fiorucci inizia la sua collaborazione artictico-creativa con l’azienda.
Nasce il progetto T-Art, ovvero la bianca e semplice maglietta come sempre tela creativa e base per immagini evocative.Anche a Natale e a San Valentino le T-Art Fiorucci diventano il regalo "buono" per eccellenza.
Viaggio nella nostalgia con la mostra "Fiorucci: i capi del cuore" a Milano nel 1995. Tramite annunci radio e pagine sui giornali, le Fiorucci–Fans vengono inviate a portare i loro inseparabili modelli Fiorucci. Immortalate dai ragazzi dell'Istituto Europeo di Design di Milano, che curano l'allestimento nella loro Design Gallery,
E nel 2000 in concomitanza con il lancio a Milano di FreeStyle, il marchio Fiorucci viene scelto come emblema della libertà creativa e di stile di vita dalla Camera Nazionale della Moda Italiana dedicandogli la Mostra "Fiorucci Free Spirit: i sensi della libertà" a Milano.
Se nel 2001 il signor Elio Fiorucci, termina la sua collaborazione artistico - creativa con la società. La Fiorucci lancia il suo secondo profumo: Fiorucci Loves You. Un'originale confezione sagomata a cuore, trafitto dalla freccia di Cupido, dotato di un carillon musicale. Nasce nel Febbraio 2002 l'accordo con la compagnia aerea Eurofly, per la personalizzazione dei sedili degli aereomobili .
Esce in seguito il libro "Fiorucci Story" (Mondadori Electa), che ripercorre la storia del marchio attraverso immagini grafiche e fotografiche. Ma non è il solo tanti altri testi sulla realtà Fiorucci sono stati scritti
Dal 2012 la Fiorucci torna a scommettere sul retail e lancia il primo Pocket Store in collaborazione con IKEA, che ha messo a disposizione tutto il suo know-how, per l’allestimento degli interni, sviluppando insieme a Fiorucci un concept originale, e democratico. Negozi monomarca dove il pubblico troverà tutti i prodotti che compongono il mondo Fiorucci. E,inoltre, nasce la Fiorucci Home Collection, una collezione di accessori per la casa colorati, divertenti e coordinabili. Una storia lunga piena di sollecitazioni quella di Elio Fiorucci.
Presto, per ricordarlo, gli sarà intitolato il centro di accoglienza per senzatetto di via Pollini a Milano , nei locali sottratti alla mafia ed è in corso una petizione per dedicargli la Galleria Passarella. Milano e il mondo non lo dimenticano!
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