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A EATALY IL FESTIVAL ANNO ZERO DELL’AMATRICIANA di Daniela d’Isa
Date: 01/12/2016
PUBBLICO E PRIVATO
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A EATALY IL FESTIVAL ANNO ZERO DELL’AMATRICIANA di Daniela d’Isa
Il tempo si è fermato, ad Amatrice, il 24 agosto scorso,con il terremoto che l’ha distrutta portandosi via 300 vite, mentre fervevano i preparativi per la cinquantesima sagra dell’amatriciana, la cui famosa ricetta ha portato il nome di quello che era uno dei più bei borghi d’Italia nel mondo. “Quella cinquantesima edizione sarà celebrata nel museo della memoria – ha dichiarato alla conferenza stampa del Festival dell’Amatriciana il sindaco di Amatrice, quel Sergio Pirozzi la cui immagine forte e dolente allo stesso tempo, siamo abituati a vedere in TV da quel tragico 24 agosto.
Il Festival ,ricco di convegni, performance teatrali, danze e soprattutto presentazioni pratiche della vera ricetta dell’amatriciana (anche della sua variante “bianca”), si svolge da venerdì 2 a domenica 4 dicembre nella bella sede di Eataly a Roma ed è in collaborazione con I Borghi più belli d’Italia ( cui Amatrice aveva aderito nel 2015, rappresentato dal presidente Fiorello Primi) e Ecce Italia, il consorzio delle eccellenze italiane, il cui presidente e’ Rocco Corsetti. “Spero che arrivino 30.000 persone - ha detto felice dell’iniziativa il creatore di Eataly Oscar Farinetti ( che è grande amico della nostra Good in Italy e ha ricevuto lo scorso dicembre alla Camera l’Italian Talent Award si veda l’intervista del direttore Stefania Giacomini) - ltalia e’ il Paese più bello del mondo, basti pensare che abbiamo il 51 per cento del patrimonio dell’ Unesco- ha proseguito l’imprenditore- Noi abbiamo i paesaggi rurali e quelli metropolitani. I contadini hanno dipinto i paesaggi rurali. I contadini italiani sono i più biodiversi del mondo. Un esempio?Siamo numero uno al mondo per le mele di cui possediamo1.000 dei 1.200 tipi che annovera l’intera Europa.Ebbene, questo Paese che ha tutte queste meraviglie ha una parte negativa,la falda del terremoto. Ma noi dobbiamo reagire e ricostruire negli stessi luoghi senza creare città nuove senza senso. Abbiamo deciso di far qui quella festa che oggi non possiamo fare ad Amatrice. Tutto l’incasso meno l'IVA sarà versato al Comune”. “E il comune- ha aggiunto Pirozzi- devolverà l’incasso alla scuola alberghiera dove i giovani imparano le nostre ricette e si formano i camerieri”. “A Eataly ospiteremo 11 ristoratori di Amatrice i cui esercizi sono stati distrutti- ha voluto specificare Primi, il cui ente, promosso nel 2001 dall’Anci vanta 300 bellissimi borghi- ma vorrei fare una provocazione. Noi dovremmo essere il Paese più preparato per la prevenzione non i più preparati per reagire ai disastri. Ho chiesto al Presidente del Consiglio di riunire tutti sindaci per mettere in campo tutto quello che è possibile fare per la prevenzione. In Italia la terra trema, ma siamo noi che dobbiamo adeguarci alla natura. Questi borghi devono diventare borghi aperti, come in Giappone, dove le ricostruzioni sono visibili e sono aperte”. “Prima del sisma vennero ad Amatrice i proprietari di una catena di ristoranti giapponese – ha rivelato Pirozzi- gli stessi che dopo il terremoto ci hanno donato oltre 800.000 euro che abbiamo destinato all’albergo scuola, dove sono nati i cuochi e i camerieri”. Altra bella notizia: Virginia Piccolillo, la giornalista del Corriere della Sera che è stata tra i primi ad accorrere sui luoghi del terremoto, ha annunciato che, grazie alla raccolta fondi organizzata dal suo giornale, sarà inaugurata a Natale l’area food che conterrà circa 10 ristoranti e che sorgerà proprio accanto al Paese di Amatrice.”E la’ dove una delle difficoltà più grandi e’ proprio quella di rimettere insieme una comunità,sorgerà una costruzione in legno e vetri con una grande mensa che servirà anche come luogo di aggregazione”.