FIERA “PIU’ LIBRI PIU’LIBERI” TRA BILANCI E POLEMICHE di Daniela d'Isa
2025
Le polemiche suscitate da quel piccolo stand a piano terra della Nuvola di Fuksas, a Roma, dove un editore sconosciuto, “Passaggio al bosco” (ne cito il nome per dovere di cronaca) non esponeva solo libri inneggianti al fascismo ed anche al nazismo, hanno caratterizzato l’edizione 2025 di PIU’ LIBRI PIU’ LIBERI, la Fiera della Piccola e Media Editoria organizzata come ogni anno dall’Associazione Italiana Editori (AIE). Un peccato perché aldilà dell’assenza annunciata di Zero Calcare, Augias, Scurati ed altri, ci sono stati interessantissimi incontri cui abbiamo assistito con lo storico Alessandro Barbero, la scrittrice Dacia Maraini, il giornalista Diego Bianchi, il giornalista Massimiliano Ossini, ( che ha presentato il suo libro “Oltre i limiti”RAI Libri), un uomo di musica solare e popolare come Jovanotti. E poi ancora si è reso omaggio a Pier Paolo Pasolini nel cinquantenario della morte e ad Andrea Camilleri nel centenario della nascita. Interessante un incontro tra gli assessori alla cultura di Roma, Massimiliano Smeriglio e quello di Milano, Tommaso Sacchi, moderato dal giornalista Paolo Conti, nel corso del quale si sono promessi di collaborare.
Non il solito libro sui femminicidi quello scritto da Lella Paladino, sociologa femminista, attivista dei centri antiviolenza dal titolo “Che sia l’ultima” (Donzelli), presentato in una sala suggestiva, proprio in cima alla Nuvola.
Un po' di numeri
I numeri di questa Fiera, dedicata alla scrittrice britannica Jane Austen (250 anni dalla nascita, alzi la mano chi non ha letto almeno una volta il suo “Orgoglio e pregiudizio”), non sono un granché a cominciare dal pubblico che si è fermato a 100.000 visitatori, 15.000 in meno dell’anno scorso. Meglio è andata alle vendite dei libri, per cui gli editori hanno registrato un 20 - 25% in più, in quella che è stata l’ultima edizione curata da Chiara Valerio. L’anno prossimo la Fiera sarà curata da un giornalista bravo e misurato quale è Giorgio Zanchini.
Innocenzo Cipolletta, presidente dell'AIE, si è detto particolarmente orgoglioso dell’iniziativa dei Buoni Libro: 7.000 voucher destinati agli under 30 e agli studenti delle scuole del Lazio. Un modo concreto per avvicinare i giovani alla lettura e sostenere l’intera filiera editoriale. I dati dell’Osservatorio AIE sulla lettura sono stati presentati dal direttore di AIE Fabio Del Giudice.
In Italia nel 2025 la lettura è cresciuta in tutte le fasce di età, ma ancora oltre 15 milioni di italiani non hanno letto nei 12 mesi precedenti neppure un libro, un e-book, o ascoltato un audiolibro.
Calano però tempi e frequenza di lettura e si confermano sia il gap di genere, che è di quasi dieci punti percentuali (tra le donne le lettrici sono l’81% della popolazione, tra gli uomini i lettori sono il 72%), che quello degli indici di lettura, che penalizza il sud del Paese.
Per quanto riguarda le vendite il mercato ha fatto registrare nei primi dieci mesi dell’anno 2025 una flessione del 2,4% rispetto al 2024, con vendite complessive pari a 1.128,8 milioni di euro, ma un novembre positivo ha portato il mercato a ridurre il calo all’1,98%. I gruppi editoriali che hanno sofferto di più sono proprio i piccoli e i medi.
Il ministro della cultura Alessandro Giuli ha detto che arriverà anche una legge per il libro, su cui l'iniziativa spetta al Parlamento, e poi “Per quel che concerne le biblioteche sono stati utilizzati tutti i 60 milioni stanziati e adesso ne arriveranno 180, che sono tanti, con la Carta Valore che finalmente premierà ciò che spesso è stato negato: il merito”. La “carta valore” è il nuovo bonus cultura che dal 2027 avrà un finanziamento di 180 milioni l’anno. I beneficiari saranno i neodiplomati che conseguono il diploma entro i 19 anni.
Instagram è il social che più influenza l’acquisto dei libri degli italiani, ma sta crescendo TikTok mentre arretra Facebook. Nel campo delle trasmissioni televisive, invece, domina “Che tempo che fa”, di Fabio Fazio, seguito da “Splendida Cornice”, di Geppi Cucciari, e da Striscia la notizia.
Editori italiani e Intelligenza Artificiale
Solo il 3,7% di quel 27,7% di editori italiani che sono stati contattati per dare in licenza i contenuti alle aziende che sviluppano AI, ha concluso uno o più contratti. Il 37% ha già escluso di concedere la licenza, il 59,3% sta valutando il da farsi. Quindi grande prudenza per ora.
#piulibri25