DAVID DI DONATELLO 70 di Daniela d’Isa
2025
Hanno vinto le donne
Daniela d’Isa per GoodinItalyWebTv
Al David edizione numero 70 hanno vinto sostanzialmente le donne. Maura Del Pero, regista trentina di 49 anni, è la prima donna a vincereagli Oscar nostrani il Premio della Miglior Regia.Il suo “Vermiglio”(girato in Val di Sole e ambientato nel 1944),dopo aver ricevuto il Leone d’Argento a Venezia,era stato in predicato per entrare nella cinquina degli Oscar come miglior film straniero, ma ai David si è rifatto. Sette le statuette ricevute:MigliorRegia,Sceneggiatura, Suono, Fotografia, Miglior produttore e Miglior Film.
Miglior attrice la ventunenne Tecla Insolia (ve ne avevamo parlato come di una promessa quando interpretò Nada Malanima in una serie tv), che ha incantato i giurati del David con la sua interpretazione di Modesta ne “L’arte della gioia”, il bel film diretto da Valeria Golino (in tuta color champagne Armani Privé) e tratto dall’omonimo libro di Goliarda Sapienza.Tecla ha fatto un discorso maturo e toccante, vestita con un delizioso abito rosa firmato Valentino by Alessandro Micheli. Valeria Bruni Tedeschi, Miglior Attrice Non Protagonista sempre“L’arte della gioia” ha fatto un discorso stralunato e tenero come di suo solito.
Miglior Esordio alla Regia Margherita Vicario per “Gloria!” (la storia di una ragazza nella Venezia di fine Settecento), che si è unita al coro degli interventi, inaugurati dal regista Pupi Avati (Premio alla Carriera) a favore del cinema che, al di là dello scintillio della serata, passa tempi opachi, senza sovvenzioni e lasciando senza lavoro buona parte delle maestranze: “La speranza è che i nostri rappresentanti politici possano investire miliardi in arte, cultura ed educazione e meno nelle armi”.
Una eccezionale giornalista quale è Francesca Mannocchi ha trionfato con “Lirica ucraina” per il Miglior Documentario e ha dedicato il premio “ai 20 mila bambini della Striscia di Gaza e a tutti quelli che continuano a morire mentre noi siamo qui a festeggiare”.
I Premi “maschili”: Miglior attore Elio Germano per la sua bella interpretazione di Luigi Berlinguer nel film “Berlinguer, la grande ambizione”. Coraggioso il suo discorso in difesa dei diritti: “Tutte le persone devono essere degne allo stesso modo. Una persona povera deve avere la stessa dignità di una persona ricca, un nero la stessa dignità di un bianco, una donna la stessa dignità di un uomo, un italiano la stessa di un straniero. E permettetemi di dire: un palestinese la stessa dignità di un israeliano”.
Allo splendido film di Ozpetek “Diamanti” è andato il Premio dello Spettatore, per i due milioni di persone che hanno vinto la pigrizia e son andati in sala a vedere un film imperdibile, con 18 formidabili attrici, un omaggio anche alla moda italiana e alle sartorie.
Un cantante, Mika e un’attrice, Elena Sofia Ricci (che di David ne vinti tre ed era splendida in Armani Privè nero), prestati alla conduzione, se la sono cavata molto bene, poco ingessati e pronti a fronteggiare gli imprevisti.
Il PremioCinecittà David 70 è andato a Giuseppe Tornatore. Un altro Premio Speciale ha riconosciuto uno degli interpreti più talentuosi del cinema contemporaneo, il ventinovenne TimothéeChalamet, che deve molto della sua fortuna al nostro Luca Guadagnino per averlo lanciato nel bel film, “Chiamami col tuo nome”. La sua imperdibile interpretazione di Bob Dylan in “A complete Unknown” è visibile proprio dal 7 maggio su Disney+.