IL TEMPO DEL FUTURISMO: MOSTRA PER TUTTI di Stefania Giacomini - GOOD IN ITALY

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IL TEMPO DEL FUTURISMO: MOSTRA PER TUTTI di Stefania Giacomini

2024
Nel 2024 ricorre l'ottantesimo anniversario della morte di Filippo Tommaso Marinetti uomo visionario che fondo’ nel 1909  il manifesto del Futurismo
E’ da brivido pensare che mentre sto scrivendo al computer Filippo Tommaso Marinetti padre del Futursmo lo aveva già previsto  è sua questa  frase
"Nei prossimi decenni scriveremo su libri di nichel altri tre centimetri dotati di tastiere e ciascuno di questo conterrà centinaia di migliaia di pagine" e ancora "Gli uomini del futuro paleranno coi telefoni senza fili. Incredibile".
Una data è importante 1909 nascita per sua volontà del manifesto futurista questa mostra ‘Il tempo del futurismo' vuole raccontarci la visione di questa avanguardia troppo spesso sminuita per pregiudizi politici mentre i suoi codici sono stati adottati da altri paesi stranieri.
Il ministro della cultura Alessandro Giuli, alla presenza del curatore Gabriele Simongini, Renata Cristina Mazzantini Direttrice della Gnam e Massimo Osanna Direttore Generale dei Musei del Ministero della Cultura, ha annunciato l'acquisizione della casa di Balla al Ministero e farà parte integrante della mostra Il tempo del futurismo che unisce tecnologia e arte, il senso di contemporaneità che è già futuro, dovrebbe diventare permanente è l’auspicio di Federico Mollicone.
L’allestimento,  26 sale e 4.000 metri quadri dal costo di un milione e mezzo di euro con il contributo di molti sponsor è stato frutto di sinergie del sistema museale, della volontà di responsabili e di collaboratori.
All’ apertura anche Francesca Barbi Marinetti nipote del padre del futurismo, ci racconta un episodio legato alla nonna Benedetta Marinetti.
Si è troppo parlato  criticamente di  questa mostra prima di vederla ma l’impressione che ne ho tratto è di grande respiro non solo per il numero di opere  350  di cui  un centinaio sono dei depositi della Galleria d’Arte Nazionale Moderna ma per l’impostazione multidisciplinare che ha voluto il curatore Gabriele Simongini perché la mostra da lui  definita  di stati d’animo deve essere visitata e capita da tutti.
Indicativo il tunnel multisensoriale di maister art. interpretazione dello spirito rivoluzionario del futurismo.

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