OPERE E PENSIERI PER UNA CITTA’ NUOVA di Stefania Giacomini
2024
LA CASA DELL’ARCHITETTURA SEDE DI “LA BELLEZZA SMARRITA: OPERE E PENSIERI PER UNA CITTA’ NUOVA”.
Si potrà avere una città nuova in futuro? A questa domanda tenta di rispondere “La Bellezza Smarrita. Opere e pensieri per una città nuova’ rassegna a cura dell’architetto Fernando Miglietta alla Casa dell’Architettura. E’ un’occasione di confronto e di riflessione tra architetti tra i più importanti da Fuksas a Boeri a Ferlenga, da Portoghesi a Purini, artisti internazionali da Pistoletto a Paladino, Tosatti,Patella ma anche registi e musicisti come Sambin e intellettuali come Abruzzese, Veneziani. In mostra i loro pensieri quadri, disegni.
“E’ un progetto plurale – dice Fernando Miglietta – curatore della rassegna – fondato sull’incontro tra arte e architettura, forme e linguaggi, teorie e immaginazione” E aggiunge “Oggi la città non si può più definire tale. È divenuta un’altra cosa, la sua metamorfosi è marcata dalla sua indicibile dismisura”.
L’evento promosso dalla Casa dell'Architettura insieme all'Ordine Architetti Roma e in collaborazione con l’Archivio Fernando Miglietta, l’Istituto Internazionale di ricerca e la Rivista Abitacolo, con il patrocinio di Roma Capitale della Sapienza Università di Roma, del Museo delle Periferie e di molti altri enti pubblici e privati anche durante il talk introdotto da Alice Buzzone, consigliera OAR, ha offerto spunti e provocazioni per affrontare una realtà come le città che , sempre secondo opinione di Miglietta , sono divenute negazione perché non si è saputo custodire il valore ‘città’ nè proteggerle dalle incursioni vandaliche di una società omologante che ha annullato ogni identità urbana.
Nel talk di apertura della mostra che resterà aperta sino al 2 dicembre sia Elena Tinacci del Dipartimento Architettura del MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo che Luca Ribichini, architetto e docente presso Sapienza Università di Roma hanno accolto con favore il confronto su una metropoli come Roma che ci isola sempre di più e che invece ha bisogno di essere ‘umanizzata’.
Orazio Carpenzano, Preside della Facoltà di Architettura di Sapienza Università di Roma ha espresso un’ottica più positiva nel trovare soluzioni per una convivenza più umana mentre l’architetto Franco Purini, saggista e docente universitario è stato più pessimista:” Le modifiche della città sono così veloci – ha detto - che mentre si decide una soluzione è già cambiato tutto e dunque ogni tentativo diventa vano”.
Il confronto, seguito da molti presenti tra cui giovani architetti, invita al dialogo sui tanti modi di guardare alle molteplici forme della città, alla sua bellezza smarrita.
Vi ricordiamo che la mostra è visitabile fino al 2 dicembre 2024 con ingresso gratuito.
Orari lun – sab 10 > 19
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