TESSERE E' UMANO: DOPPIA MOSTRA AL MUSEO DELLE CIVILTA di Stefania Giacomini
2024
Il tessuto come racconto dell'umanità. Sarà aperta anche a ferragosto TESSERE È UMANO la doppia mostra al palazzo delle Civiltà sull’artista contemporanea
Isabella Ducrot e sulle collezioni tessili del Museo delle Civiltà.
A giudicare dall’afflusso della gente all’opening nonostante il caldo torrido al palazzo delle tradizioni popolari l’esposizione avrà un grande successo anche per la popolarità dell’artista che iniziò il suo percorso a 55 anni ed oggi 90 enne è una delle artiste tra le più contese dalle gallerie di tutto il mondo .
A settembre verrà presentato un documentario su di lei all’81a Mostra del Cinema di Venezia a firma di Monica Sambrini che l’ha seguita per due anni per riprendere vari momenti della sua vita.
La mostra racconta i linguaggi e le culture della tessitura in un dialogo senza precedenti fra una selezione di opere tessili dalle collezioni storiche del museo – alcune raramente o mai esposte prima – e le opere di Isabella Ducrot, che nel tessuto ritrova la sua ispirazione ed essenza umanista. Un confronto che propone esperienze accessibili e trasversali, tanto sulla ricerca contemporanea quanto sul patrimonio storico museale.
L’artista è stata invitata dal Museo delle Civiltà a esplorare, insieme alle Curatrici e i Curatori dell’istituzione, il patrimonio di abiti, accessori, stoffe cerimoniali o di uso quotidiano che sono custoditi nelle vetrine e nei depositi. Dall’archeologia preistorica alle arti e tradizioni popolari italiane e ai sistemi di pensiero, simbologie, narrazioni e rituali di culture africane, americane, asiatiche e oceaniane, le collezioni tessili sono tra le più affascinanti e al contempo fragili del Museo delle Civiltà, e per questo sono anche le più raramente esponibili.
La mostra è stata per il museo un’occasione di farsi osservare dall’esterno e scoprire innumerevoli punti di connessione tra il patrimonio che custodisce e la pratica di un’artista per cui il tessuto non è solo un materiale quotidiano ma un millenario strumento di espressione e comunicazione fra le epoche, i territori, le culture..
Il tessuto non è solo decorativo,è una vera e propria forma di linguaggio religioso e civile, individuale e collettivo – delle loro culture. E quelli in mostra, provenienti da tutte le collezioni del Museo delle Civiltà, raccontano non soltanto la progressiva formazione della sua collezione enciclopedica, ma documentano anche i rapporti istituzionali intrattenuti dal museo con le diverse culture: una sortadi diario di un viaggio nello spazio e nel tempo.
Per Isabella Ducrot il tessuto è un palinsesto in cui si deposita la storia umana con le sue innumerevoli storie personali, la traccia materiale di culture immateriali, un viaggiatore solo “apparentemente muto” da una cultura a un’altra, un tramite in cui si rinuncia all’unicità per far prevalere l’intelligenza e la sensibilità delle comunità di appartenenza, per creare un contatto con gli altri e sperare in quello con il divino.
Ecco cosa dice nel servizio in merito Anna Mattirolo, uno dei curatori di questa sezione della mostra insieme a Andrea Viliani con Vittoria Pavesi
Nel corso dei suoi viaggi e della sua ricerca pluriennale l’artista ha acquisito una forte familiarità con i materiali tessili, , liberando i tessuti che utilizza dagli utilizzi originali per trasformarli in medium artistici.
La mostra durerà sino a febbraio 2025 e in autunno ci sarà la presentazione del volume della collana Pesci Rossi di Electa dedicato ad Isabel con riferimento diretto alla mostra.