TELEVISIONE, TEATRO, CINEMA E SOCIALE, INCONTRO CON SEBASTIANO SOMMA di Daniela d’Isa
2024
Quando una fiction raggiunge i 4 milioni di telespettatori è un grande successo, ma Sebastiano Somma, nei suoi trent’anni di carriera, ha interpretato personaggi che hanno catturato un Auditel di 10, 13 milioni. Penso a Luca Bartoli di “Sospetti”. Per Good in Italy ho incontrato a Roma Sebastiano, supportata dalla direttrice Stefania Giacomini, che ha ripreso e montato l’intervista all’artista campano. Come prima domanda faccio notare a Somma i record raggiunti dalle sue serie e lui subito si schernisce, riconducendo gli ascolti minori di oggi ad una offerta diversa delle televisioni, con la tv generalista spesso sorpassata dalle piattaforme di streaming. Ma chi, come noi, ha seguito tutte le tre stagioni di “Sospetti” ricorda le appassionanti trame e il fascino (niente affatto oscurato oggi) del tenebroso magistrato, oltre a quello di un altro personaggio di Somma, quel Giovanni Palatucci di “Senza confini”, che forse è il ruolo che ancora gli rimane più dentro. Forse perché il commissario Palatucci è realmente esistito e negli anni dopo l’armistizio salvò un gran numero di ebrei a scapito della sua stessa vita. Un impegno che Somma ha sentito suo convintamente. E poi ci sono i dieci anni e le cinque stagioni di “Un caso di coscienza”, fino ai più recenti “Come una madre” o “Mameli”. In realtà Sebastiano Somma ama tutti i suoi personaggi e ama molto anche il teatro. A 22 anni con una valigia piena di sogni ha lasciato la sua città natale, Castellamare di Stabia, per arrivare a Roma, dove ha iniziato la sua carriera proprio sul palcoscenico recitando con Aldo Giuffrè e Rosalia Maggio, ma la svolta è con la televisione e in particolare con “Sospetti, serie”, che gli regala la popolarità. Arriva anche il cinema, con cui si confronta anche oggi. Il suo nuovo film, fra il thriller e il poliziesco, “Il diavolo è Dragan Cygan”, prima prova del regista Emiliano Locatelli, gli è valso nell’estate 2024 due premi come miglior attore, al Social World Film Festival e all’Outdoor Film Festival.
Nella stagione teatrale 23/24 ha portato in scena con successo un singolare spettacolo in musica, “Lucio incontra Lucio” (Dalla e Battisti), di cui ha curato anche la regia e che tornerà nella nuova stagione 24/25. In ottobre poi aprirà la stagione teatrale del romano teatro Vittoria con “Matilde, l’amore proibito di Pablo Neruda” dove recita con sua moglie, l’attrice Morgana Forcella.
Somma è infine una gran bella persona. Da sempre si occupa di chi, fragile per varie ragioni, è stato meno fortunato di lui nella vita. A lungo ha militato nella Nazionale Attori e da anni è a fianco del Teatro Patologico in cui recitano attori con disagi mentali. Se può mettere una parola per aiutare i bambini poi, non si tira indietro. Ultimamente, infatti ha a cuore anche AIMAR, una associazione di bambini nati con una MAR (malformazione ano rettale), una malattia rara, ma non rarissima. E ne parla con naturalezza e generosità. Un ottimo attore, ma anche un uomo dall’animo gentile
Olivia Hussey e Sebastiano Somma in Madre Teresa
Sebastiano Somma e Loresana Cannata in Un caso di coscienza