SANREMO2024: HA VINTO ANGELINA MANGO
2024 > SANREMO 2024
#Sanremo2024
SANREMO2024: HA VINTO ANGELINA MANGO di Daniela d'Isa
Angelina Mango, nata nella splendida Maratea (Potenza) 22 anni fa, ha vinto il Festival di Sanremo anche per il suo papà, Pino Mango. Il grande cantautore scomparso nel 2014 (“Oro”, “La rondine” “Lei verrà”), che ha regalato alla 
musica italiana tantissimi successi, anche scritti per altri altrettanti illustri interpreti, la vittoria al Festival non l’aveva mai raggiunta. Angelina, che viene da un talent di successo come “Amici”, ha cantato “La noia”, un brano scritto per lei da Madame e prodotto da Dardust che ha vinto anche il Premio Bigazzi per la migliore composizione musicale. Una canzone che fa subito ballare fin dalle prime note a ritmo di cumbia, una musica popolare e una danza colombiana, che somiglia alla salsa, al merengue e alla rumba. Al secondo posto, ma con il 60% dei televoti, è arrivato il ventitreenne Geolier. La domanda è questa: valgono più i voti del pubblico da casa o quelli delle 190 radio e dei 1.200 giornalisti accreditati che hanno rovesciato il verdetto proiettando al primo posto Angelina? Nei prossimi giorni avremo la risposta, dando un’occhiata agli streaming e ai passaggi radio e tv. In conferenza stampa stamani Angelina (classe 2001) e Geolier (classe 2000), si sono complimentati a vicenda, vai a sapere quanto e se fingevano. Anche la terza qualificata, Annalisa, che con “Sinceramente” spopola nelle radio, “grande” dei suoi 38 anni ha sorriso ai due ragazzi.
musica italiana tantissimi successi, anche scritti per altri altrettanti illustri interpreti, la vittoria al Festival non l’aveva mai raggiunta. Angelina, che viene da un talent di successo come “Amici”, ha cantato “La noia”, un brano scritto per lei da Madame e prodotto da Dardust che ha vinto anche il Premio Bigazzi per la migliore composizione musicale. Una canzone che fa subito ballare fin dalle prime note a ritmo di cumbia, una musica popolare e una danza colombiana, che somiglia alla salsa, al merengue e alla rumba. Al secondo posto, ma con il 60% dei televoti, è arrivato il ventitreenne Geolier. La domanda è questa: valgono più i voti del pubblico da casa o quelli delle 190 radio e dei 1.200 giornalisti accreditati che hanno rovesciato il verdetto proiettando al primo posto Angelina? Nei prossimi giorni avremo la risposta, dando un’occhiata agli streaming e ai passaggi radio e tv. In conferenza stampa stamani Angelina (classe 2001) e Geolier (classe 2000), si sono complimentati a vicenda, vai a sapere quanto e se fingevano. Anche la terza qualificata, Annalisa, che con “Sinceramente” spopola nelle radio, “grande” dei suoi 38 anni ha sorriso ai due ragazzi.Loredana Bertè con la sua “Pazza” (ascoltatela) si è accontentata e si è commossa (dedicandolo proprio alla sorella) del Premio della Critica Mia Martini, assegnatole stamani dai giornalisti della Sala Stampa al Roof dell’Ariston. Anche Fiorella Mannoia si è detta contenta per il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo alla sua “Mariposa”, una canzone gioiosa (che ha firmato lei stessa con Cheope e Carlo Di Francesco) dedicata a tutte le donne, un manifesto per l’altra metà del mondo.
La quinta serata è filata liscia senza polemiche, con ospiti prestigiosi come Roberto Bolle, che porta la danza italiana nel mondo e la cui presenza ha registrato un picco di 18 milioni di telespettatori, mentre il resto della serata si è attestato sui 14 milioni con uno share del 74,1%! Bello anche il momento in cui Gigliola Cinquetti, bellissima ed emozionatissima, ha cantato “Non ho l’età” con cui vinse il Festival nel 1964, a soIi 16 anni. Ma il Festival più giovane di sempre ha messo all’attenzione di tutti i telespettatori argomenti importanti come la violenza contro le donne, le malattie, la guerra, le stragi delle Foibe. Per questa ricorrenza è stato ricordato Sergio Endrigo. Il grandissimo cantautore, autore tra le tante di una delle più belle canzoni della musica italiana, “Io che amo solo te”, è infatti un profugo istriano, che dalla città natale Pola arrivò a Roma nel 1947.
Una parola almeno per l’immenso Diodato. La sua “Ti muovi” non è arrivata tra le prime cinque. Forse un po' troppo raffinata rispetto a “Fai rumore”, diventata la canzone simbolo nel periodo Covid.
L’AD Rai Roberto Sergio ha ringraziato Amadeus per il successo strepitoso dei suoi cinque anni di Festival. Per il successore si parla di Alessandro Cattelan, Paolo Conti, Paolo Bonolis, Stefano de Martino, ma è presto per capire se il successore sarà tra questi o altri. Un’ultima nota: in questa edizione la Rai ha incassato 68 milioni e 280mila euro di pubblicità.