CONFERENZA STAMPA BIENNALE
2023
PADIGLIONE ITALIA BIENNALE ARCHITETTURA
Conferenza stampa: Interventi di Sangiuliano e Cicutto di Stefania Giacomini
La 18. Mostra Internazionale di Architettura La Biennale di Venezia aprirà i battenti il 20 maggio e chiuderà il 26 novembre 2023
Arsenale, Tese delle Vergini
“Spaziale. Ognuno appartiene a tutti gli altri” è il titolo del Padiglione Italia. Nell'ambito della architettura un primo passo per valorizzare giovani talenti .
"Ciò che mi ha convinto ad affidare la curatela a questi giovani architetti è lo sguardo appassionato nei loro occhi" ha detto il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nel suo intervento alla conferenza stampa a cui è seguito quello del presidente delle Biennale Roberto Cicutto che ha aggiunto " Nell'allestimento si sono
incluse anche altre figure diverse dagli architetti, una collaborazione multidisciplinare che in qualche modo calca il solco della scelta della curatrice della Biennale Leslie Lokko per questa edizione".
Per la prima volta un gruppo curatoriale costituito da architetti nati tra il 1987 e il 1989 porta a Venezia le istanze di una nuova generazione di progettisti under 40 (nove gruppi di progettisti e altrettanti advisor, professionisti provenienti da diversi campi delle industrie creative, per un totale di circa 50 persone con età media di 33 anni) cresciuta e formatasi in uno scenario di crisi permanente e che per questo ha fatto della collaborazione, della condivisione e del dialogo la base di ogni propria attività. Una generazione consapevole, da un lato, dell’impatto e della responsabilità del settore delle costruzioni nella crisi ambientale e, dall’altro, della crisi di rilevanza dell’architettura e del progetto nella trasformazione di città e territori. Una generazione di progettisti che, rispetto alle precedenti, è cresciuta in un regime di scarsità di risorse e di opportunità, che vive come cruciale il tema della sostenibilità, e che sa che questo è l’unico contesto nel quale potrà operare ora e in futuro.
Il Padiglione è stato promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura e curato da Fosbury Architecture (Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino e Claudia Mainardi).Lo studio si fa portavoce di quei progettisti italiani “nativi sostenibili” che hanno già accettato tutte queste sfide, per i quali la transdisciplinarietà è uno strumento per espandere i limiti dell’architettura e il manufatto costruito è un mezzo e non un fine ultimo.
All’interno del Padiglione Italia non verrà dunque presentato un progetto finito, ma l’avvio di una serie di iniziative che avrà un impatto di lunga durata. All’espansione del progetto del Padiglione al di fuori dell’Arsenale corrisponderà una riduzione dell’allestimento per lasciare spazio alla rappresentazione dei processi attivati in tutta la penisola italiana.
La frase “Ognuno appartiene a tutti gli altri” scelta dai Fosbury Architecture –citazione dall’opera Il Mondo Nuovo di Aldous Huxley – fa esplicito riferimento all’inevitabile interconnessione tra le persone e i loro destini, tra tutti gli attori coinvolti in un grande e ambizioso progetto come il Padiglione Italia, e, in ultima istanza, tra tutti noi.