PEREZ MUSEUM: TRA TROVATE INTERATTIVE E PEZZI D'ARTE - GOOD IN ITALY

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GIORNALE REGISTRATO AL TRIBUNALE DI ROMA N. 197 DEL 2014
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PEREZ MUSEUM: TRA TROVATE INTERATTIVE E PEZZI D'ARTE di Stefania Giacomini

Oltre alle collezioni permanenti anche quelle temporanee che ho visitato suscitano interesse. Sono interattive la collezione  ‘LIminal’ di Leandro Erlich giocando sul concetto di illusione e la giapponese Kusama che strabilia con le sue camere dall’accesso limitato e dai colori caleidoscopici.
A proposito di colore, interessante l’istallazione di Carlos Cruz Diez che ci immerge in ambienti monocolore.
Più che mai l’arte di oggi si orienta a spettacolarizzare l’opera e ad interloquire con il visitatore. A volte troppo spettacolo e poca arte? A voi il giudizio.
Ciò che mi ha colpito è la proposta di giovani artisti nello spazio del museo .E’ il caso di Noah Cribb che ha presentato le sue opere in una sorta di mini laboratorio.
Willie Cole, usa  scarpe usate  per creare un’ opera artistica;   le arti applicate del ricamo le sceglie Bisa Butler, mentre oggetti vari sono strumenti per realizzare l ‘opera di Elio Hundley ispirata all’Alceste di Euripide.
Ed ora un po’ di storia del museo:

Il Pérez Art Museum Miami (PAMM) ospita opere d'arte internazionali realizzate tra la metà del XX secolo e il presente.
Precedentemente chiamato "Museo d’Arte di Miami", il nuovo Pérez Art Museum Miami (PAMM) fu inaugurato nel 2013 all’interno di un sorprendente edificio costruito dagli architetti svizzeri Jacques Herzog e Piere de Meuron
La collezione del museo è composta da 1.800 opere d’arte internazionali, prodotte fra la metà del XX secolo al giorno d’oggi. Di queste opere, 110 furono donate da Jorge M. Pérez, collezionista privato che donò anche 35 milioni di dollari per la costruzione di questa nuova sede, ragione per cui gli fu assegnato il suo nome.
Attualmente, il museo dispone di varie collezioni permanenti incentrate sull’arte occidentale del XX e XXI secolo. Fra le nuove opere aggiunte alla collezione, vi sono i lavori di artisti come Rivera, José Bedia Baldés e Wifredo Lam.
Naturalmente, il fatto che gli fosse assegnato un nome nuovo ebbe delle conseguenze: molti membri del consiglio rinunciarono al loro incarico, affermando che la città aveva già pagato 100 milioni, una cifra che supera quella della donazione di Pérez.
I cambiamenti tematici delle esposizioni e lo scarso appoggio agli artisti locali furono motivo di protesta da parte dell’artista Máximo Caminero, che distrusse l’opera dell’artista cinese Ai Weiwei, del valore di 1 milione di dollari. Polemica a parte , l’architettura dell’edificio è realmente affascinante; inoltre, i residenti di Miami non possono che apprezzare l’aumento del numero dei visitatori.
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