VALENTINO: NEO LUSSO A PALAZZO COLONNA di Stefania Giacomini
A parlare sono solo la linea, la grana della stoffa, il colore caldo e freddo, i neutri e i bagliori acrilici. Il preziosismo da apparente si fa silente, intimo, come è intima la semplicità intercambiabile e protettiva dei pezzi. Improvvisi, lampi di daring. La collezione di Pierpaolo Piccioli fa contrasto alla opulenza barocca di Palazzo Colonna-
Il codice temporale di questa Couture, ricodificata, diventa racconto digitale nella collaborazione con Robert Del Naja: un documento completo, indipendente dallo show, del lungo processo di Atelier. Ed i suoi protagonisti, sarte e maestranze, sono alla fine omaggiati con una foto ricordo.
La silhoutte si allunga con sandali d’oro dal tacco super alto quasi a ricordare riferimenti all’arte contemporanea minimalista e concettuale come quella di Lucio Fontana, Constantin Brâncuși, Alberto Giacometti. il lusso si esprime con metri di tessuti preziosi per mantelli infiniti, con 500 tessere di cachemire cucite come mosaici, con lampi di colore lurex che escono da capi dai colori tenui.
La prima emozione sconcerta, poi a freddo, la sensazione è che il design è nuovo. Code Temporal,( il titolo della collezione ) è il codice temporale dell’oggi: “è quello che compone il «futuro che è adesso» perché è vero che il futuro è un tempo che verrà ma è innegabile che esso si formi nell’immediato attraverso le nostre azioni di oggi”. E’ questa la sintesi che si legge nel comunicato.
La colonna sonora originale è dei Massive Attack e con il loro leader, Robert Del Naja, Piccioli ha lavorato a un «docu-film» che è ststo presentato alcuni giorni dopo la sfilata in cui il «non montaggio» è stato organizzato da un’intelligenza artificiale a cui sono state fornite informazioni.
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