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MODE C’EST MOI. ADDIO A PIERRE CARDIN  di Stefania Giacomini

Mi ricordo ancora l’incontro con Pierre Cardin negli anni 90 per la sfilata di Radiosa, (nota casa di moda da sposa) che ho presentato. Un uomo di una modernità unica. Con tanta voglia di vivere….Ci mancherà la sua visione sempre avanti .
Addio a Pierre Cardin, morto oggi 29 dicembre a 98 anni. Lo stilista italiano, nonostante il nome francese, è nato a Sant'Andrea di Barbarana, frazione del comune di San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso, in Veneto, da una famiglia di facoltosi agricoltori caduti in povertà, ma e’cresciuto in Francia, paese dove mosse i primi passi nella moda e crebbe, fino a diventare uno tra i più importanti couturier della seconda metà del Novecento, un gigante della moda e del design.

Cardin divenne celebre per il suo stile futurista, ispirato alle prime imprese dell'uomo nello spazio. Preferiva tagli geometrici spesso ignorando le forme femminili. Amava lo stile unisex e la sperimentazione di linee nuove. Nel 1954 introdusse il ‘bubble dress’, l'abito a bolle.
Cardin è stato un antesignano anche nella scelta di nuovi mercati e nel firmare nuove licenze. Nel '59 fu il primo stilista ad aprire in Giappone un negozio d'alta moda. Sempre in quell'anno fu espulso dalla Chambre Syndacale francese, per aver lanciato per primo a Parigi una collezione confezionata per i grandi magazzini Printemps. Ma fu presto reintegrato .
Le sue collezioni dal 1971 sono state mostrate nella sua sede, l'Espace Cardin, a Parigi, prima di allora nel Teatro degli Ambasciatori, vicino all'Ambasciata americana, uno spazio che il couturier ha utilizzato anche per promuovere nuovi talenti artistici, come teatranti o musicisti. Come molti altri stilisti Cardin decise nel 1994 di mostrare la sua collezione solo ad un ristretto gruppo di clienti selezionati e giornalisti. Ma andiamo indietro nel tempo, agli inizi della sua carriera: a soli 14 anni nel 1936, il giovane Pierre, il cui nome italiano, Pietro, era stato francesizzato, cominciò l'apprendistato da un sarto a Saint- Étienne. Dopo una breve esperienza da Manby, sarto a Vichy, nel 1945 giunse a Parigi lavorando prima da Jeanne Paquin e poi da Elsa Schiaparelli. Primo sarto della maison Christian Dior durante la sua apertura nel 1947 (dopo essere stato rifiutato da Cristobal Balenciaga) fu partecipe del successo del maestro che invento' il New Look. Nel 1950 fondo' la sua casa di moda, cimentandosi con l'alta moda nel '53. Cardin è stato membro della Chambre Syndicale de la Haute Couture et du Pret-à-Porter e della Maison du Haute Couture dal 1953 e si dimise dalla Chambre Syndacale nel 1966. Nel 1971 Cardin venne affiancato nella creazione d'abiti dal collega Andrè Olivier, che nel 1987 si assunse la responsabilità delel collezioni d'alta moda, fino alla sua morte nel 1993.
Lo stilista amava la mondanità, il mondo del jet set, così nel 1981 acquistò i celebri ristoranti parigini Maxim's. In breve tempo aprì filiali a New York, Londra e a Pechino nel 1983 e vi affiancò una catena di hotel. Tra le licenze della linea Maxim's c'era anche un'acqua minerale che veniva prelevata ed imbottigliata a Graviserri nel comune di Pratovecchio Stia, provincia di Arezzo.
Altra sua passione sono stati gli immobili. Cardin entrò in possesso delle rovine di un castello a Lacoste abitato nel passato dal Marchese de Sade. Dopo aver ristrutturato il sito, lo stilista vi organizzò festival teatrali. Cardin ritroò le sue radici italiane anche con l'acquisto del palazzo Ca' Bragadin a Venezia dove risiedeva durante i suoi frequenti soggiorni nella città lagunare (nella calle attigua c'è uno spazio espositivo).
Negli anni '80 acquistò il Palais Bulles (Il palazzo delle bolle) progettato dall'eccentrico architetto Lovag Antti. Tutto, dal pavimento al soffitto, era riempito da forme sferiche.
Con il suo teatro da 500 posti a sedere, le piscine con vista sul Mar Mediterraneo era spesso luogo di feste ed eventi.
L'interno era arredato con pezzi di design, le Sculptures utilitaires disegnate dallo stesso Cardin, che dal 1977 diede vita ad una collezione di mobili eleganti dalle forme sinuose. Nel golfo di Cannes, a Théoule-sur-Mer, a sud della Francia, quest'opera architettonica nell' 88 è stata designata dal Ministero della Cultura quale monumento storico.
Anche un docu-film sulla vita di Cardin è stato presentato al Festival del Cinema di Venezia nel 2019, House of Cardin per festeggiare i suoi 70 anni di carriera. Nel luglio 2019, c’è stata anche una mostra monografica dedicata al "gigante della moda" negli Usa, nel Brooklyn Museum.
Io vi ripropongo una mia intervista fatta a Pierre Cardin proprio in occasione della presentazione con la Radiosa della sua collaborazione per gli abiti da sposa. L’incontro rivela una mente moderna sempre all’avanguardia ma anche molto pragmatica e globale.

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