IN RICORDO DEL TERREMOTO A L’AQUILA LA MESSA DA REQUIEM DI G.VERDI
2019
IN RICORDO DEL TERREMOTO A L’AQUILA LA MESSA DA REQUIEM DI G.VERDI di Stefania Giacomini
Date: 08/11/2019
ATTUALITA'
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IN RICORDO DEL TERREMOTO A L’AQUILA LA MESSA DA REQUIEM DI G.VERDI di Stefania Giacomini
Ha emozionato tutti i presenti l’evento eccezionale e gratuito sabato 2 Novembre 2019, per commemorare il decimo anniversario del terremoto dell’Aquila. Il capolavoro della musica sacra universale, la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, scritta per la morte di Alessandro Manzoni, nella superba cornice della Basilica di Santa Maria in Aracoeli a Roma, una delle Chiese più belle al mondo, e poi a L’Aquila, nella Basilica di San Silvestro, appena restaurata,
Domenica 3 Novembre 2019 ore 18.00 per l’inaugurazione
della IV° edizione della grande rassegna musicale SACRUM - UNA PREGHIERA IN
MUSICA PER LA PACE UNIVERSALE - un omaggio alla musica e alla fede come forma
di comunicazione tra i popoli. Un concerto di eccezionale livello che è stato uno
degli eventi più significativi dell’anno.
Il grande concerto istituzionale è stato organizzato
dal Ministero dell’Università e Ricerca
e dalla Regione Abruzzo con I
prestigiosi patrocini di Pontificio
Consiglio per la Cultura, Pontificio Istituto di Musica Sacra, Regione Lazio,
Roma Capitale, Comune dell’Aquila, e numerose Ambasciate con sede a Roma.
Sul podio il Maestro Jacopo Sipari di
Pescasseroli, direttore musicale del Festival Internazionale di Mezza
Estate, con l’Orchestra Sinfonica del
Conservatorio di Stato “N. Sala” di Benevento e il Coro dell’Opera di Parma preparato dal M° Massimo Fiocchi Malaspina. Con loro I solisti di fama
internazionale Federica Vitali, Anna
Maria Chiuri, Hector Mendoza Lopez e Mirco Palazzi e la direzione di
produzione di Giada Santoro, Valerio di
Pasquale, Alessandro Zerella e Silvano Fusco.
“A dieci anni
dal terremoto dell’Aquila- dice l’On. Prof. Lorenzo Fioramonti, Ministro
dell’Istruzione, coorganizzatore
dell’evento - ricordiamo le vittime
di quella devastante catastrofe naturale, che ha causato 309 morti, circa 1600
feriti di cui 200 gravissimi. 55 studenti sono morti in quel sisma, di cui 8
solamente nel crollo della Casa dello Studente. Un concerto per non
dimenticare, ma d’altro canto deve ergersi come monito per tutti noi,
amministratoti e cittadini, perché in una terra meravigliosa e fragile come
l’Italia, scuole, università, conservatori e accademie, insieme alle residenze
per gli studenti, siano sempre pensati per salvaguardare in sicurezza il bene
più prezioso che l’Italia custodisce, ovvero ricchezza incalcolabile delle vite
delle nostre studentesse e dei nostri studenti, vero ed insostituibile
patrimonio dell’umanità”.