AIUTIAMO AISOS A SCONFIGGERE L’OSTEOSARCOMA | GOOD IN ITALY WEBTV
2018
AIUTIAMO AISOS A SCONFIGGERE L’OSTEOSARCOMA
Date: 15/06/2018
SOLIDARIETA' | SANITA'
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AIUTIAMO AISOS A SCONFIGGERE L’OSTEOSARCOMA di Daniela d'isa
Sta per finire la grande campagna AISOS (Associazione Italiana Studio Osteo Sarcoma) e questa volta il testimonial è stato Vittorio Sgarbi (neo sindaco di Sutri, deliziosa cittadina del viterbese): “Non siate capre-dice con la sua proverbiale schiettezza-donate all’AISOS per salvare i bambini da questo terribile tumore osseo”. Ma non è finita, non può finire mai l’impegno di tutti per aiutare l’Associazione che Francesca Maddalena Terracciano ha fondato 13 anni fa perché tutti i bambini che vengono colpiti dall’osteosarcoma abbiano una pronta diagnosi e vengano assistiti da una equipe multispecialistica fino alla completa riabilitazione
“Il tempo utile sono venti giorni- si raccomanda Terracciano- solo venti giorni dal primo sintomo perlopiù un forte dolore che coglie il bambino di notte, nella prima o seconda decade di vita. Nel punto del dolore viene poi un livido che prende in seguito la forma dell’osso sottostante attaccato dall’osteosarcoma”. Nei giorni scorsi presso la Sala Einaudi nella sede romana di Confedilizia (la confederazione dei proprietari di immobili) si è svolto il convegno “Confedilizia a fianco di Aisos nella lotta contro l’osteosarcoma” voluto e organizzato dal presidente, l’avvocato Giorgio Spaziani Testa, un giurista con la passione del giornalismo e della politica: “Confedilizia, che ha una bella e lunga storia essendo nata nel 1883 a Genova, ha la responsabilità sociale di far conoscere tramite le proprie 200 sedi territoriali questa realtà così valida e importante che fa incontrare due mondi così diversi che possono diventare molto vicini”. Dopo l’intervento di Spaziani Testa Francesca Maddalena Terracciano ha raccontato come solo 30 anni fa l’80% dei bambini non ce la faceva, oggi se ne salvano 4 su 5. Dopo di lei ha parlato il professor Carlo della Rocca, di cui Terracciano è stata allieva e che oggi è anche preside della facoltà di farmacia e medicina dell’università La Sapienza: “Il tumore alla mammella-ha rilevato Della Rocca, che di AISOS è presidente del comitato scientifico- colpisce una donna su 8, quindi molti casi e molta ricerca, l’osteosarcoma colpisce un bambino su un milione. E’ difficile lavorare quando i casi sono così pochi. C’è ancora tanto da fare, anche se con quello che si è fatto la diagnosi di osteosarcoma non è più una diagnosi di morte. E poi bisogna far star bene una persona cui spesso si è tagliato un arto per asportare il tumore”. A Della Rocca abbiamo chiesto quali sono le eccellenze in Italia: “A Roma il Gemelli, l’IFO, il Bambino Gesù, a Bologna il Rizzoli, a Milano Gaetano Pini”. Nel dibattito- moderato dalla giornalista RAI Giovanna Rossiello- è seguito Giulio Maccauro, Primario Policlinico“Gemelli e membro del comitato scientifico di AISOS”, Direttore Ortopedia e traumatologia: “50 anni fa dopo l’amputazione dell’arto c’era l’attesa della morte, oggi cerchiamo di salvare l’arto sostituendo anche solo un segmento scheletrico”. La biologa ricercatrice del Bambino Gesù Barbara Peruzzi ha parlato delle conquiste della ricerca e di quelle che stanno per essere raggiunte.
Ma per la ricerca occorrono soldi anche se la maggior parte dei ricercatori prende il proprio lavoro come una missione. e non certo per sete di denaro.
Mariella Enoc, Presidente dell’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” ha ricordato i recenti sfortunati casi dei piccoli Alfie e Charlie (con patologie completamente diverse), che tanto hanno scosso l’opinione pubblica e che sembrava potessero essere curati proprio nell’ospedale romano; Gian Mario Zana, Tesoriere di Aisos e fondatore e A.D. della GMZ & Partners, ha ribadito come sia importante motivare i ricercatori; Melita Cavallo, Vice Presidente Aisos e già Presidente del Tribunale dei Minori ha rilevato che spesso quando i bambini affetti da osteosarcoma vengono dall’estero e non sono accompagnati dai genitori è suo il compito di lavoro con le ambasciate dei rispettivi Paesi. Sono intervenuti infine Paolo Botti, Segretario generale Aisos e A.D. di Ferri Group Srl e infine Stefano Cerrato, Segretario nazionale del Terzo Settore. Ricordiamo che fino al 31 ottobre sarà possibile donare il 5x1000 ad AISOS Onlus e aiutare l’associazione a vincere la battaglia contro l’Osteosarcoma. In sede di dichiarazione dei redditi occorre indicare il Codice Fiscale di Aisos 08433741 009.