ITA | NONINO,COTARELLA, DE MEO
2018
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GIANNOLA NONINO: PREMIO IMPRESA E CULTURA INTERVISTE di Loredana Gelli
Date: 20/01/2018
ITA | ARTE CULTURA SPETTACOLO
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GIANNOLA NONINO: PREMIO IMPRESA E CULTURA INTERVISTE di Loredana Gelli
Giannola Bulfoni Nonino, Cavaliere del lavoro e premio Leonardo e Bellisario, insieme al marito Benito Nonino, decise di trasformare la grappa – fino a quel momento considerata solo un distillato grezzo,– dandole pari dignità dei distillati stranieri. Dopo anni di ricerche studi e sperimentazione l’idea vincente: contro l’usanza che voleva la distillazione delle vinacce assemblate e lungamente conservate, decidono di selezionare le bucce di un singolo vitigno, fermentandole in purezza per poi
distillarle immediatamente con l’alambicco artigianale discontinuo, riuscendo così a conseguire l’incredibile passaggio di status della grappa alla pari delle più nobili acqueviti del mondo. La grappa Nonino quest’anno festeggia 120 anni di produzione e commercializzazione di acquaviti di eccellenza.
Le Distillerie Nonino sono composte da Cinque distillerie Artigianali con 12 alambicchi in rame discontinui a vapore ciascuna, una per ogni membro della famiglia, più un alambicco per ogni nipote, in segno della continuità dell'Arte distillatoria.
La famiglia Nonino è anche un’eccellenza nella promozione della cultura: istituisce fin dal 1977 il Premio Nonino, un riconoscimento in ambito culturale, letterario ed enogastronomico, che ha come scopo dichiarato “la valorizzazione della civiltà contadina”.
Nel giugno 2010 il Premio Nonino fonda, in onore di Claudio Abbado, il Coro Manos Blancas del Friuli, che coinvolge bambini diversamente abili per avvicinarli alla musica.
I Nonino sono i veri ambasciatori della grappa di qualità nel mondo. Hanno ricevuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali, tra i quali il prestigioso Premio Leonardo per “la qualità assoluta, la ricerca e l’innovazione”.
Nel 2017 la rivoluzione Nonino è uno dei caso-studio scelti dalla London School of Economics (LSE) Business Review, e sempre quest’anno la Nonino è “Spirit Entrepreneur of the Year” al Meininger Award, prima volta che tale premio viene assegnato a un’azienda di grappa.
RICCARDO COTARELLA: PREMIO ENOGASTRONOMIA E SOLIDARIETÀ
Tra i più prestigiosi enologi del mondo, Riccardo Cotarella ha ricoperto le più significative cariche del settore a livello nazionale e mondiale. È stato eletto all’unanimità presidente dell’Union Internationale des Oenologues (Uioe).
Presidente del Comitato Scientifico per l’allestimento del padiglione del vino italiano di Expo 2015, ha fatto della ricerca, dell’evoluzione e nello stesso tempo del rispetto delle tradizioni e del territorio, la sua missione. Una strada apprezzata e seguita, con estimatori in tutto il mondo. Insieme al fratello Renzo, Riccardo Cotarella ha in Falesco – a Montecchio, nell’Orvietano – l’azienda di famiglia, ormai portata avanti con successo dalle nuove generazioni.
È docente universitario Università della Tuscia di Viterbo e membro per l’Advisory Board of Wine Management Lab dell’Università Bocconi.
Nel sociale, Cotarella collabora con San Patrignano seguendo la produzione di tutti i vini della Comunità. Inoltre partecipa con la propria azienda al progetto “Wine for Life” della Comunità di S. Egidio, che ha come scopo quello di reperire fondi per la stessa Comunità.
In Palestina, a Betlemme, segue la cantina Cremisan, una delle più importanti realtà retta dalla comunità dei religiosi Salesiani. Fa parte, in qualità di enologo esperto, di un Comitato per la scoperta e rivalutazione del progetto “Vigna di Leonardo”. È Accademico Aggregato presso l’Accademia dei Georgofili di Firenze.
È Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Chevalier de l’ordre du Mérite Agricole della Repubblica Francese.
GENEROSO DI MEO : PREMIO VINO, ARTE E TRADIZIONE
Ha portato Napoli e la Campania all’estero partendo dai vigneti familiari di Salza Irpina, una terra in cui è fortemente radicato e che si intreccia con il suo amore per Napoli, la città dove vive e esercita la professione di medico. Animato da una straordinaria passione per l’arte, ha sempre voluto affiancare alla sua professione di medico un itinerario di ricerca e di studio volto a diversi ambiti e interessi.
Con la sua associazione culturale “Di Meo Vini ad Arte” ha creato un progetto cosmopolita che organizza grandi eventi in residenze storiche e principesche di importanti capitali e delle città più belle del mondo. Il progetto prevede anche un calendario con fotografie d’autore e contributi critici firmati da storici dell’arte e intellettuali italiani e internazionali. Un appuntamento che si rinnova ogni anno, creato per evocare immaginari e tradizioni che dalle pendici del Vesuvio si sono diffuse in passato nelle corti d’Europa.
Una visione, quella di Di Meo, che va a ribadire la portata e il valore universale di Napoli e della meravigliosa regione che la incastona lungo un arco di secoli, che ne riconnette il superbo passato ai giorni nostri, slanciandosi verso il futuro.
La sua caratura di ambasciatore del capoluogo campano sulla scena globale, è ben nota anche a illustri visitatori e a tanti studiosi, scrittori, artisti e musicisti.
L’ultimo calendario Di Meo 2018 è stato presentato l’11 novembre a Lisbona, nel Palazzo Reale di Ajuda, che fu residenza ufficiale della famiglia reale lusitana nella seconda metà del XIX secolo e che rappresenta un importante legame tra Portogallo e Italia. È qui infatti che visse Maria Pia di Savoia, consorte del trentaduesimo e penultimo re del Portogallo.