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MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA: I PREMI ITALIANI di Daniela d’Isa
Date: 14/09/2017
CINEMA
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MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA: I PREMI ITALIANI di Daniela d’Isa
Ci speravamo, ma nessun premio maggiore è toccato quest’anno all’Italia nella 74a e ricca Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.Accontentiamoci quindi della Coppa Volpi, premio alla Miglior Attrice andato alla splendida settantunenne Charlotte Rampling protagonista assoluta di “Hannah”, uno dei quattro film italiani in concorso, diretto dal trentacinquenne Andrea Pallaoro. Il regista trentino ammirava la classe indiscussa della Rampling fin da giovanissimo.
Ha scritto la parte solo per lei e le ha mandato la sceneggiatura e il sogno si è avverato: l’attrice ha portato sullo schermo una donna rimasta sola dopo l’arresto del marito, mettendo a nudo la sua anima e anche se stessa.
L’applauditissimo primo film in lingua inglese di Paolo Virzi’ “The Leisure Seeker” si è aggiudicato il Leoncino d’Oro, assegnato come ogni anno da Agiscuola. Tratto dall’omonimo romanzo di Michael Zaadorian) con due mostri sacri come Helen Mirren e Donald Sutherland,il film, con le musiche di Carlo Virzi, fratello del regista, non è il primo e neppure l’ultima storia d’amore tra due persone non più giovani, ma la statura degli interpreti e quella di Virzi’, la cui bravura cresce ad ogni film, ne fanno un appuntamento (uscira’ in gennaio nelle sale con il titolo “Ella e John”) imperdibile. Un viaggio on the road nell’America meno turistica a bordo di un vecchio camper pieno dei ricordi di una vita. In un solo aggettivo: commovente. Sutherland meritava la Coppa Volpi come miglior attore, peccato. In compenso l’11 novembre a Los Angelesgli verrà consegnato l’Oscar alla carriera.
Ad “Ammore e malavita”, terzo film italiano in concorso, è stato tributato il Premio Pasinetti ed è stato coniato un genere. Si è parlato infatti di “gangster-movie in musical”. Questo “La La land” (il musical presentato l’anno scorso a Venezia vincitore di ben 6 statuette agli Oscar 2017) all’italiana, sarebbe meglio dire alla napoletana, ha fatto ridere e suscitato applausi a “scena aperta”, anche da parte della stampa estera. I fratelli romani Marco e Antonio Manetti (Manetti Bros), sceneggiatori e registi, hanno anche indovinato gli attori che danno ognuno il meglio di se’: una sexy Claudia Gerini nel ruolo di Donna Maria, moglie di Don Vincenzo (Carlo Buccirosso) che è «’o re do pesce», Serena Rossi, un’infermiera che ha visto troppo, ma che è stato il primo amore del killer (Giampaolo Morelli) che si commuove e non riesce ad ucciderla. Nelle sale il 5 ottobre.La giuria del Soundtracks stars presieduta da Laura Delli Colli( Presidente SNGCI) ha anche attribuito un award speciale alla musica del film : “una vera opera pop costruita sul musica dei registi e di Pivio e Aldo De Scalzi…”.E sempre riguardo al film dei Manetti è stata conferita La Pellicola d’Oro per il miglior direttore di produzione di un film italiano a Daniele Spinozzi, mentre La Pellicola per il miglior macchinista è andata a Roberto Di Pietro per “Hannah” di Pallaoro.
Nessun premio invece per il quarto film italiano in concorso, “Una famiglia” del regista Sebastiano Riso che, ispirandosi ad una vera vicenda dura e tragica dei nostri tempi, racconta l’obbrobrio del mercato dei figli partoriti su ordinazione e venduti a chi non riesce ad averne. Peccato per la brava Micaela Ramazzotti nel ruolo di una ennesima madre dolente.
I giornalisti SNGCI hanno anche assegnato premi speciali a due film italiani presenti alla Mostra, “Nico 1988”di Susanna Nicchiarelli e “La gatta cenerentola”, film d’animazione della Factory Mad, che naturalmente rilegge in chiave cartoon il capolavoro di Roberto De Simone.
Non possiamo chiudere senza almeno citare i grandi premi di Venezia 74. La giuria, presieduta dalla deliziosa Annette Bening e composta da Ildikó Enyedi, Michel Franco, Rebecca Hall, Anna Mouglalis, David Stratton, Edgar Wright , Yonfan e la nostra Jasmine Trinca ha assegnato il Leone d’Oro per il miglior film a “The shape of water” di Guillermo Del Toro (USA) e il Leone d’Argento per la migliore regia a Xavier Legrand per il film “Jusqu’a’ la garde”(Francia).