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PALAU DE LA MUSICA | IL MONDO MAGICO DELLE NOTE
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PALAU DE LA MUSICA | IL MONDO MAGICO DELLE NOTE di Stefania Giacomini
Date: 09/09/2018
OCCHIO SUL MONDO | TURISMO | ARTE
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PALAU DE LA MUSICA | IL MONDO MAGICO DELLE NOTE di Stefania Giacomini

Sembra piu' una 'wunderkammer' (camera delle meraviglie) che un luogo per la musica
un video, infatti, accoglie i visitatori  stupiti per spiegare che cos' è questo luogo.
E' il risultato di due grandi sogni, concepiti ai primi del novecento: quello della compagnia amatoriale Orfeo Català, che cercava un luogo dove esibirsi e che, con il tempo, diventerà uno dei cori più famosi a livello mondiale; quello dell’architetto Lluis Domenech Montaner,

che sfido' tutti i canoni classici di un teatro normale per dar vita ad un gioiello del modernismo catalano, un palazzo che rappresentasse la Musica.
Non stanca mai la vista dall'esterno del Palau de la Musica per la precisione degli ornamenti, dei mosaici presenti nelle colonne, nel balcone e delle sue vetrate.
Il modernismo aveva come suo leitmotiv la natura, beh, qui allora ci troviamo veramente in un giardino di fiori!
Oggi,  il Palau de la Musica è diventato l’Auditorium modernista più singolare al mondo, proclamato patrimonio dell’Unesco nel 1997,da piu di 100 anni punto di riferimento della vita culturale dei cittadini di Barcellona
Situato nel quartiere del Born, a due passi dalla famosa via Laietana, questo “giardino” di luci e colori venne costruito tra il 1905 e il 1908 dalla mente ingegnosa Lluis Montaner, proprio negli stessi anni in cui un altro genio, Antoni Gaudì, stava costruendo la Casa Battló.
Nel 1909, il palazzo fu premiato dal comune di Barcellona come capolavoro di Art Nouveau e, nel 1971, venne dichiarato Monumento Nazionale.

Nel corso degli anni vennero apportate modifiche e miglioramenti; importanti furono i lavori fatti dal 1982 al 1989 e quelli più recenti prima del 2000 che dotarono il palazzo di una biblioteca, di alcuni uffici, camerini, una piazzetta esterna e un bar all’interno dove poter spizzicare qualcosa.
L’edificio presenta una struttura metallica centrale ricoperta di vetro, che nel ricevere la luce naturale trasforma questa perla del modernismo catalano in una cassa magica di musica, dove si uniscono con armonia e leggerezza tutte le arti applicate: scultura, mosaico e lavorazione del vetro.
La sala concerti è lo scenario privilegiato della scena concertistica Nazionale e Internazionale di Barcellona.
Nel palco potrete osservare anche un organo gigante, mentre dall’alto della sala scende come se fosse una goccia di sole il bellissimo lucernario centrale, che proietta dai suoi mille colori la luce proveniente dall’esterno.
e, infine, la Sala Lluís Millet, salone di riposo dedicata al maestro Millet, fondatore dell’Orfeo Catala. presenta anche un balcone (con una doppia sfilza di colonne ricoperte di mosaici bellissimi).

Il mio consiglio è di fare la visita guidata a voi scegliere la lingua. Se la vostra visita sarà in italiano potrete incontrare Caterina, giovane guida dal forte spirito interpretativo....
 Vi conviene prendere il biglietto online, in modo che non rischiate di trovare pieno.

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