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MARGHERITA DELLE STELLE SU RAIUNO IL 5 MARZO di Daniela d'Isa

Margherita Hack è una delle donne che hanno portato la scienza italiana nel mondo. Raiuno le dedica un tv-movie, in prima serata martedì 5 marzo, dal bel titolo, MARGHERITA DELLE STELLE. Di lei si conosce ben poco e il film, liberamente ispirato al libro “Nove vite come i gatti”, scritto a quattro mani dalla stessa Hack e Federico Taddia, sceneggiatura di Monica Zapelli, racconta gli anni meno noti di Margherita (Cristiana Capotondi), partendo da infanzia e adolescenza, caratterizzate da genitori anticonformisti, antifascisti e vegetariani. La mamma (Sandra Ceccarelli) Maria Luisa Poggesi, era miniaturista alla Galleria degli Uffizi e il papà (Cesare Bocci) Roberto Hack, contabile alla Fondiaria. “Non essendo una serie, per limiti di tempo abbiamo dovuto fare delle scelte- ha dichiarato in conferenza stampa la sceneggiatrice- ponendo l’accento sul romanzo di formazione di Margherita. I suoi genitori l’avevano cresciuta libera, cosa inusuale per l’epoca, allora le bambine venivano educate ai lavori manuali e votate alla maternità”. Ne esce così il ritratto di una donna anticonvenzionale, innamorata delle stelle, ma anche grande sportiva, sicuramente non una santa. Contrariamente a suo padre infatti, Margherita lesse il giuramento al Duce, distaccandosi poi dall’ideologia fascista all’arrivo nel 1938 delle leggi razziali.
“Margherita delle Stelle” è coprodotto da Raifiction e Minerva Pictures, rappresentata dal suo presidente Santo Versace: “Mia madre, nata nel 1920, è stata una gran donna- dice l’imprenditore- ricordo la sua frase “qui comando io”. “Il mio maestro, Vittorio Gassman- aggiunge il regista Giulio Base- diceva ‘le donne ci sono superiori in tutto’. Di Margherita mi ha colpito l’etica del lavoro. Ha studiato tanto e si è guadagnata tutto, in un mondo maschilista è arrivata a dirigere l’Osservatorio di Trieste, città dove è scomparsa nel 2013 a 91 anni”. Cristiana Capotondi, che a 43 anni ha ancora il volto di una Venere botticelliana- come ha notato Base, specificando che l’attrice ha accettato di buon grado un trucco che l’avvicinasse un poco di più alla reale Margherita- ha interpretato l’astrofisica con entusiasmo: “Ho amato molto la sua franchezza toscana. Era atea, ma questo non le ha impedito la contemplazione dell’universo, che ha in sé qualcosa di spirituale. E poi c’era il marito, senza il quale non sarebbe diventata la divulgatrice che è stata”. Nel ruolo del letterato Aldo De Rosa (al fianco di Margherita per tutta la sua vita), troviamo Flavio Parenti: “Aldo è un archetipo raro- racconta Parenti- si mette al servizio dell’amore e della sua donna. Per lui si potrebbe capovolgere un famoso detto, e dire ‘dietro una grande donna c’è sempre un grande uomo’”. A noi, che consigliamo vivamente la visione del film-tv, ci ha colpite una frase di questo eccezionale marito: “Margherita, tu spieghi le cose così semplicemente che le capisco anche io. E’ giusto, perché la scienza deve essere di tutti”.

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