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SECONDA SERATA E COSA SUCCEDE NELLA TERZA

2024 > SANREMO 2024
SANREMO TERZA SERATA: LA COMICITÀ DI TERESA MANNINO E L’ARRIVO DI GIANNI MORANDI di Daniela d'Isa

Sono diminuiti troppo poco gli ascolti (da 10 milioni e 561mila della prima serata a 10 milioni e 361mila) della seconda serata di #Sanremo2024 rispetto a quello che è stato uno dei momenti più bassi del nostro servizio pubblico. Erano le 23 e 10 circa quando John Travolta è arrivato nel palco dell’Ariston. Siparietto scontato e visto mille volte con il balletto di Amedeus sulle note de “La febbre del sabato sera” “Grease” e “Pulp Fiction”, ma poi il conduttore e l’attore, uno dei grandi attori del cinema internazionale (almeno due o tre dei suoi film sono nella storia del cinema) sono andati a “giocare” con Fiorello nello spazio antistante l’Ariston. Il patetico ballo del qua qua che hanno fatto i tre con Travolta sempre più….stravolto è stato un momento del Festival inutile e anche dannoso. Si parla di un rimborso spese di 200.000 euro a Travolta, che però ne avrebbe presi 5 volte tanti dallo sponsor delle sue scarpe, inquadrate “senza accorgersi” del marchio in bella vista dalla regia. Ma non è questo e non basta neppure che Amadeus nella conferenza stampa di stamani abbia perso la pazienza e ribadendo che Travolta sapeva tutto, ma che poi non gli è piaciuto e non avrebbe firmato la liberatoria per divulgare il filmato dell’improvvido balletto (infatti non si trova sul web). La più grande manifestazione canora e il più grande spettacolo tv italiani potevano risparmiarsi questa brutta figura.
Detto ciò che ci rimane di ieri sera? Le lacrime che abbiamo versato quando quel delicato bambino di 54 anni che è il compositore e pianista Giovanni Allevi è tornato in pubblico dopo mesi e mesi di sofferenze e ancora provato dalla malattia si è raccontato. “Sono quasi due anni che non suono più. Ho perso i miei capelli e il mio lavoro, ma non la speranza. Il dolore mi ha dato degli inaspettati doni. La gratitudine di fronte alla bellezza del creato. La riconoscenza per i medici. I piccoli ammalati, tanti, troppi della mia stessa malattia. Ho strappato una manciata di anni alla fine della mia vita” E “non potendo più contare” sul suo corpo ha suonato con tutta l’anima il suo pianoforte. Che dire di più? Questo è il servizio pubblico che ci piace.
La coconduttrice di ieri, Giorgia, mal vestita e mal pettinata, ma con la sua incantevole voce, ha deliziato il teatro con un medley dei suoi successi e ha scherzato e riso con Amadeus.
Troppo tardi (a mezzanotte passata) in onda i ragazzi di MareFuori  con il loro bellissimo intervento, otto parole contro la violenza di genere, che speriamo siano stati ascoltate dai loro milioni di follower. La top five è stata un po' rivoluzionata dal televoto e dai voti delle radio: Geolier con la sua “I p’me, tu p’te” in dialetto napoletano ha (misteriosamente, anche se carino ma niente di più) conquistato il primo posto, seguito da Irama con “Tu no”, un brano gradevole nel suo inconfondibile stile, terza Annalisa con la sua “Sinceramente” che impazza nelle radio, quarta Loredana Bertè che con “Pazza” era regina nella prima serata e Mahmood che rientra sempre nella cinquina (mah!) con “Tuta gold”.
Stasera risentiremo gli artisti che non hanno cantato il mercoledì sempre presentati da quelli che si sono esibiti. Noi aspettiamo di risentire Diodato, il migliore di questo Festival.
Quando allo spettacolo, se il buongiorno si vede dal mattino, rideremo molto con la coconduttrice Teresa Mannino che ha piacevolmente smorzato la tensione (innescata dalle domande su Travolta) nella conferenza stampa mattutina facendo sorridere un po' tutti. Arriveranno poi Sabrina Ferilli ed Edoardo Leo a promuovere due fiction, Eros Ramazzotti e l’attore Russel Crowe (che è un fan dei Ricchi e Poveri) con la sua band. Due speranze: che nessuno gli chieda di parlare per l’ennesima volta de “Il gladiatore” e che il grandissimo Gianni Morandi, amico di Ama, che completa la lista degli ospiti, risollevi un po' l’atmosfera e il livello dello spettacolo, tornando alla piacevolezza della prima serata.







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