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FESTA DEL CINEMA: TUTTI I FILM DA NON PERDERE

2019

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FESTA DEL CINEMA: TUTTI I FILM DA NON PERDERE di Daniela d'Isa
Date: 31/10/2019
ARTE | CULTURA | SPETTACOLO
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FESTA DEL CINEMA: TUTTI I FILM DA NON PERDERE di Daniela d'Isa

La quattordicesima Festa del Cinema di Roma (17-27 ottobre) ha numeri da capogiro: più 10% di biglietti venduti, più 23% di articoli nei quotidiani e più 45% nel web.  Già ci mancano le frotte di giovani in fila per i film (258 proiezioni per 70 film), gli eventi (34 retrospettive e omaggi). 25 i Paesi coinvolti e 22 luoghi in città oltre quelli consueti nel “quartier generale” dell’Auditorium.
Il premio BNL votato dal pubblico nelle sale è andato a sorpresa a Santa subito di Alessandro Piva. E’ la storia di un femminicidio compiuto negli Anni Novanta ai danni di una giovane attivista cattolica pugliese, Santa Scorese, uccisa dal suo stalker, come si direbbe oggi. Ben fatto, costruito con le interviste (crescenti in angoscia finchè si arriva a parlare dell’omicidio con tredici coltellate avvenuto sotto casa della ragazza) a quelli che Santa l’hanno amata, il documentario funziona anche come un efficacie atto di denuncia dei tanti femminicidi cui la cronaca ci ha tristemente abituati. E’ comunque pur sempre un documentario (tra l’altro non ha ancora distribuzione) che a nostro parere non può essere messo in competizione con opere grandiose, basti citare l’ultimo, attesissimo film di Martin Scorsese, The Irishman, interpretato da tre mostri di bravura come Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci. Costato 160 milioni di dollari pagati dal colosso di streaming Netflix, il film, quasi un testamento di Scorsese che lo ha presentato di persona alla Festa di Roma,  racconta attraverso gli occhi di Frank Sheeran (De Niro) un sicario veterano della Seconda Guerra, decenni della criminalità organizzata americana e le sue connessioni con la politica. The Irishman svela anche la scomparsa del leggendario sindacalista Jimmy Hoffa (uno strepitoso Al Pacino). Purtroppo uscirà solo in qualche sala per pochi giorni e poi potranno vederlo dal 27 novembre solo gli abbonati di Netflix. A chi gli ha domandato perché proprio lui, paladino delle sale, ha concesso questo, Scorsese ha risposto che “I film bisogna anche poterli fare”. Costosissimo pare il processo di ringiovanimento dei tre interpreti che ha permesso al regista di girare “con i suoi amici”, senza scritturare tre attori più giovani.
Altro film da non perdere è Judy, di Rupert Goold, in cui l’indimenticabile Bridget Jones Renée Zellweger, per esigenze di scena irriconoscibile, con i capelli scuri e dimagritissima, interpreta magistralmente l’ultimo periodo di vita della grande Judy Garland, cantando lei stessa tutte le belle canzoni, cavalli di battaglia dell’infelice madre di Liza Minnelli.
Prova d’attore per Riccardo Scamarcio è l’unico film italiano in selezione ufficiale, Ladro di giorni, di Guido Lombardi. Un viaggio attraverso l’Italia dove un padre (Scamarcio) e un figlio di dodici anni (il piccolo Augusto Zazzaro che rivela incredibili doti alla sua prima apparizione) cercano di recuperare il tempo perduto. Vincenzo quel figlio lo ha abbandonato perchè è stato messo in prigione. La sua è una vita borderline  e anche il viaggio purtroppo nasconde un intento criminale e sciagurato.
Per gli amanti della serie, il cui cofanetto è tra i più venduti su Amazon, alla Festa è stato presentato il sontuoso Downton Abbie di Michael Engler, che riprende le vicende dell’aristocratica famiglia Crawley nell’occasione della visita dei sovrani del Regno Unito nella loro magnifica tenuta.
Bravissimo il cinquantenne attore americano Edward Norton, regista e interprete di Motherless Brooklyn. Norton che si è concesso ad un simpatico incontro con il pubblico, impersona Lionel Essrog, un investigatore privato affetto da una malattia rara, la sindrome di Tourette (in Italia ne soffrono circa 900.000 persone), che se da una parte lo spinge involontariamente a pronunciare frasi oscene e ad avere molti tic, dall’altra ne fa una persona che riesce a tenere a mente numeri e nozioni al di sopra della media. Il film, dove recitano anche attori come Willem Dafoe, Bruce Willis ed Alec Baldwin, spazia dai bassifondi di Brooklyn ai locali di musica jazz di Harlem, fino ad arrivare alle stanze del potere di una New York che negli Anni Cinquanta, è affascinante quanto corrotta.
Tra gli incontri con il pubblico di grandi artisti dello spettacolo mondiali ci sono rimasti impressi quello con John Travolta e quello con Fanny Ardant. Il sessantacinquenne attore statunitense è arrivato a Roma pilotando uno dei suoi cinque aerei direttamente dalla sua casa in Florida, sfoggiando un nuovo look, testa completamente rasata, che lo ha incredibilmente ringiovanito. interrogato sui film della sua vita Travolta ha elencato prevedibilmente La febbre del sabato sera, Grease e Pulp Fiction , il film con cui un giovane Quentin Tarantino rilancio’ nel 1994 Travolta, scoprendone le doti da “cattivo”, dopo un lungo periodo buio seguito all’enorme successo della Febbre del sabato sera. L’attore ci ha invece spiazzato rivelando i suoi miti riguardo al nostro cinema: Fellini, Bertolucci e…Sofia Loren.
Bello anche l’incontro con Fanny Ardant, che a Roma ha portato un film delizioso, La Belle Epoque, in cui al protagonista (Daniel Auteuil) viene proposto di rivivere il giorno più bello della sua vita e lui sceglie quello nel quale ha incontrato il suo più grande amore. Elegante e maestra di stile, la musa di Francois Truffaut (dal quale ha avuto una delle sue tre figlie), settant’ anni portati splendidamente, è venuta a Roma con l’affascinante regista del film Nicolas Bedos. Quale periodo della sua vita vorrebbe rivivere la Ardant? Naturalmente il 1981, l’anno in cui Truffaut fece di lei l’indimenticabile Signora della porta accanto.
Moltissimi gli incontri nello spazio della RomaLazioFilmCommission, tra cui la terza edizione de La Pellicola d’Oro, che premia gli artigiani e i mestieri del cinema italiano sottolineando il nostro made in Italy. Tra i premiati (alla presenza del presidente della Pellicola d’Oro Enzo De Camillis), anche Antonella Viscardi, produttore esecutivo per il film Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, cui ha consegnato il premio Gabriel Garko.
La festa si è chiusa nel segno della qualità con il nuovo film di Cristina Comencini, Tornare, definito dalla stessa regista de La bestia nel cuore, come un “thriller dell’inconscio dove il tempo non esiste”, anche se a noi è sembrato un po' lento. Girato a Napoli, in una casa stupenda  a picco sul mare, Tornare segna anche il ritorno di un’attrice come Giovanna Mezzogiorno, cui sarà data la possibilità tornando nella casa della sua infanzia, di rivivere il passato dialogando con se stessa bambina e irrequieta adolescente.   

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