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LA FABBRICA DEI SOGNI DI MAURIZIO VARAMO

2019

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LA FABBRICA DEI SOGNI DI MAURIZIO VARAMO di Stefania Giacomini
Date: 27/09/2019
MODA | CULTURA
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LA FABBRICA DEI SOGNI DI MAURIZIO VARAMO di Stefania Giacomini

Improvvisamente è scomparso  lo scenografo Maurizio Varamo, il responsabile di tutti i laboratori di scena del Teatro dell'Opera di Roma. Varamo è stato rinvenuto senza vita all'interno della sua casa di Fregene. Aveva 65 anni: era scenografo, costumista e direttore del laboratorio dal 1997. Un artista eclettico, oltre che scenografo era pittore, disegnatore di bozzetti e figurini, arredatore, creatore di eventi per la moda con all’attivo diverse collaborazioni con Valentino
Varamo era la memoria storica del laboratorio di scenografia di via dei Cerchi, dove sono custoditi anche tutti i costumi del Teatro. Passavano dalle sue mani tutti gli elementi scenici costruiti e dipinti per il palcoscenico del Costanzi. Era un esperto della tecnica di pittura delle scene che avveniva stendendo per terra dei grandissimi teli sui quali la scena veniva dipinta stando in piedi e manovrando dei pennelli legati a un lungo bastone (come una manico di scopa). Un tecnica italiana, ignota ai teatri esteri, e che veniva anche studiata e messa in pratica anche da giovani stagisti che frequentavano il laboratorio. «Le scenografie all’italiana su tela dipinta – spiegava il maestro -  sono le più economiche e funzionali, dato che possono essere smontate e rimontate in pochissimo tempo e conservate ordinatamente, rimanendo pronte all’uso. Gli antichi maestri italiani che hanno esportato quest’arte in tutto il mondo sapevano il fatto loro. Solo con tela, acqua e colori - spiegava - si possono realizzare tutti gli scenari del mondo e non è affatto detto che il mezzo costringa a rimanere ancorati, per forza, a una pittura figurativa. Io stesso, nel 2007, ho rifatto qui, all’Opera di Roma, le tele per il balletto Parade di Erik Satie con scene e costumi
 
 
IL RITRATTO
 
La carriera di Maurizio Varamo, lo scenografo del Teatro...
 
Oltre al lavoro per il teatro era appassionato di eventi e di feste: ne organizzava con grande successo anche per gli ambienti del cinema e della moda, in entrambi i quali era molto noto e apprezzato. Dopo l'Accademia di Belle Arti, Varamo seguì il praticantato presso il laboratorio del maestro Camillo Parravicini e nel 1980 entrò al Teatro dell'Opera. Dal 2007 era anche insegnante di scenografia teatrale allo Ied.    
 
«Con Maurizio Varamo - dichiara il sovrintendente Carlo Fuortes - scompare una figura di professionista del mondo teatrale animata da una rara passione. Rappresentante di una tradizione antica, e tipicamente italiana, di pittura delle scene, Varamo era un profondo conoscitore e un geloso custode dei tanti materiali, oggetti, manufatti via via prodotti nei laboratori di via dei Cerchi. Per il Costanzi, in quaranta anni di lavoro, aveva realizzato molte scenografie, ma era attratto anche dall’effimero e dall’immaginario: lo testimoniano i tanti eventi e le feste cui aveva dato vita, coinvolgendo spesso il mondo del cinema e della moda. In sua memoria il Teatro gli dedicherà la prossima produzione del Don Giovanni di Mozart».
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